BECCHI - SEGAIOLI
Ore 17 di un qualsiasi in un mese d'estate di un anno dimenticato, ma potrebbe essere quest'anno, anno scorso o tutti gli anni.
Nonostante l'orario la serata si presenta caldissima, il Morino con il suo furgoncino a bordo campo vende gelati a tutto spiano, la temperatura è ancora a 34 gradi, l'umidità a 99% e per
giunta non si muove una foglia. Ma tutto questo non basta a scoraggiare i ventotto giocatori convocati (15 becchi e 13 segaioli) e le oltre cento persone alla rete che attendono il fischio
d'inizio dell'arbitro Foschi (che ha diretto un numero impressionante di "queste partite", superiore a quelle dirette da Collina in serie A).
Le due squadre Scapoli e Ammogliati, vogliose di far loro l'incontro, entrano in campo guidate da Foschi e incitate da un folto gruppo di "tifosi" prelevato poco prima al bar della
Misericordia e giunti al campo col solo scopo di prendere per i fondelli tutti e 28 i giocatori.
L'applauso del pubblico e l'inchino dei giocatori schierati a centrocampo farebbero presagire che potrebbe essere una partita come tante ma il dubbio è presto svanito con l'ingresso di
tre ritardatari. Potrebbe apparire normale visto che è tutta gente che ha appena smesso di lavorare. E’ meno normale quando si vede "i' Mezzetti" Pompiere in servizio a Prato
distendere una copertina di trapunta sulla riga di porta del suo portiere Diddi, perchè questi si possa buttare meglio senza farsi male. Nelle panchine oltre alle normali borracce
d'acqua circolano bottiglitte di vino...chissà a chi sono destinate.
Prima del fischio d'inizio sono presentati ai due capitani i trofei in palio: due belle coppe recapitate in tutta «fretta» da Foffone (un gatto di marmo va più veloce) poste poi in
bella mostra nell’attesa che la più grande, destinata ai vincitori assetati, sia riempita con del buon “Rosso di Capezzana”.
Finalmente il fischio d'inizio.
Sarà una sfida all'ultimo muscolo (sano), giocata con il pallone donato dallo sponsor, “Macelleria Zaccagnini”.
L'inizio è favorevole agli scapoli: dopo appena cinque minuti Mati/Platini ha già al suo attivo un paio di sventole dal limite dell'area, potenti ma finite a lato.
Al 17' ci riprova Magni “Ancellotti” da fuori area: il suo colpo da veterano vola verso il “7” destro, facendo rimanere completamente spiazzato lo statico e imperterrito ma elegantissimo
Margheri, un glorioso trionfatore dello charme e della classe da gran signore… ma un portiere di cera!
Finisce qui l'unica pagina della cronaca di questo incontro, l'unico reperto ritrovato, scritto chissà da quale cronista dell'epoca.....
un po' poco per una partita che avrebbe meritato assai di più.
Chi avesse notizie più precise (Formazioni ufficiali, risultato, feriti, ricoverati ecc) è pregato di inviarcele, verranno pubblicate su questa pagina.
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