Cafaggio 1° Torneo quadrangolare 1-19 luglio 1985


Cafaggio giugno 1985, un caldo pomeriggio  durante il quale c'è chi non ha nulla da fare.....

L'eta media dei ragazzi che vagabondano al bar della Misericordia di Cafaggio, nel 1985 si aggira sui 20 anni, età troppo avanzata per sperare di entrare nel calcio che conta, ma ancora troppo giovani per riporre ogni velleità agonistica. Ci sarebbe la voglia di formare una squadra e di iscriversi a qualche campionato amatoriale, ma a vent'anni si ha l'euforia e la voglia di giocare, ma non la pazienza e l'esperienza di affrontare il discorso organizzativo che una squadra comporta.  Per allestire una squadra  oltre ai giocatori vanno trovati i dirigenti, l'allenatore, i soldi per iscrizione e campo e soprattutto gente che prenda in mano la squadra.

In pratica non è arrivata ancora l'era del Real Cafaggio (che nascerà esattamente dieci anni più tardi).  L'idea più fattibile fu quella di organizzare un torneo con quattro squadre del paese da disputarsi nel campetto di Cafaggio, non regolamentare ma adatto ad incontri tra squadre formate da 8-9 giocatori per parte.  Il primo scoglio da superare fu quello di mettere d'accordo tutti, sul modo in cui le squadre sarebbero state formate. C'è chi voleva nominare quattro capitani e poi ognuno di loro avrebbe provveduto ad allestire la propria squadra, altri avrebbero voluto dividere il paese in quattro rioni, idee brillanti ma che avrebbero probabilmente portato all'allestimento di squadre non equilibrate.  Dopo discussioni durate intere settimane una sera a notte inoltrata, fu deciso di formare le squadre con un “sorteggio a fasce” . In pratica tutti i partecipanti furono divisi in quattro fasce: Portieri, fuoriclasse, giocatori e scarponi. Per i portieri non ci furono problemi visto che a Cafaggio ce n'erano 3 (Cerbai, Toccafondi Roberto e Melani) ne fu chiamato un quarto (Becagli) e la faccenda fu sistemata. Nella seconda fascia furono messi i nomi di otto “fuoriclasse” cioè i nomi di coloro che negli anni precedenti avevano militato in varie squadre giovanili e che avevano preso parte ad importanti campionati (giovanili professionisti o anche campionati regionali). Nella terza fascia Vennero inseriti i “giocatori”, coloro che pur avendo giocato in qualche squadretta  e pur avendo disputato qualche campionato, non sierano mai distinti particolarmente..anche se a  ognuno di loro sembrava di essere stato un vero “fuoriclasse” e andavano raccontando di fantasiose imprese sui più famosi stadi della Toscana. Nella quarta e ultima fascia furono inseriti gli “scarponi”, ovvero autentiche schiappe che col calcio non avevano nulla a che fare, al massimo avevano praticato qualche altro sport ma senza eccellere, ne facevano parte ex tennisti, ex nuotatori, ex judoka, ex filatori, ex meccanici, ex muratori ed ogni altro tipo di ex.  In un caldo pomeriggio  di metà giugno, davanti ad una folla degna degli accoppiamenti dei campionati mondiali...............avvenne i sorteggio.  Delle operazioni fu garantita dalla seietà del signor Montinaro Domenico ( mentre venivano estratti i bigliettini con i nomi dei giocatori, lui attaccava un altro bigliettino , con la scitta “BUCO”,sulla schiena di chiunque gli passasse a tiro) coadiuvato dalla gentile consorte Flora, entrambi gestori del bar della Misericordia di Cafaggio. Le quattro squadre per semplicità vennero in un primo momento identificate con le prime quattro lettere dell'alfabeto e questo fino alla prima partita, poi dopo la prima giornata venivano nominate a seconda del colore della propria maglia.

 

La squadra A, diventò per tutti la squadra dei Biancoverdi,

la squadra B, diventò per tutti la squadra dei Rossi,

la squadra C, diventò per tutti la squadra dei Giallorossi

la squadra D, diventò per tutti la squadra degli Azzurri.

Arbitro unico per l'intero Torneo il cafaggese Flavio Foschi della sezione di Prato.

In campo Squadre con otto giocatori, con 2 sostituzioni.

Fu deciso anche un regolamento che prevedeva un girone unico all'italiana, con tutte le squadre che dovevano scontrarsi fra loro, per un totale di 3 giornate al termine delle quali si sarebbero qualificate per la finalissima le prime due squadre classificate, mentre le ultime due avrebbero disputato la finalina di consolazione. La vittoria asegnava due punti, il pareggio uno, la sconfitta zero. Se al termine del girone all'italiana due o più squadre avranno avuto gli stessi punti si sarebbe ricorso ad uno spareggio o ad un minitorneo di spareggio  fra le squadre a pari punti. Per le finali in caso di parità alla fine dei tempi supplementari furono previsti due tempi supplementari di 15' al termine dei quali se il risultato fosse stato sempre in parità, si sarebbe passati ai calci di rigore. A questo punto non ci rimane che rivivere il torneo attraverso le foto e gli articoli dell'epoca rimasti a lungo nascosti in alcuni archivi segreti.